A cura di
Luca Stefanucci
Attesi dal pubblico indie della Penisola, senza peli sulla lingua e con tante cose da dire. In poco tempo, come da buona tradizione punk. L'
Officina della Camomilla ha pubblicato il suo secondo album
"Senontipiacefalostesso Due" e noi ne abbiamo approfittato per farvi leggere su queste colonne la ricetta del nuovo disco e tante altre curiosità. Il leader
Francesco De Leo ci parla di Milano, dei live della band, del mestiere di muscista in Italia e non solo... Pronti?
Prima domanda: il nuovo album arriva a distanza di un solo anno dal precedente. Le nuove canzoni erano già state scritte all’epoca di “Senontipiacefalostesso Uno”? Oppure c’era l’esigenza di realizzare presto un nuovo album per andare in tour? Avete preferito puntare sulla continuità o c’è qualche elemento di novità e rottura in questo ultimo disco?
In origine i volumi dovevano uscire quasi assieme, a distanza di pochi mesi l'uno dall'altro nel 2013. Poi per causa di mille peripezie è uscito solo adesso. Queste canzoni sono state composte diversi anni prima. le abbiamo riregistrate e messe in magazzino. Si tratta di un lavoro archeologico di una grande scorta di canzoni riproposte in una nuova chiave.
Il processo di scrittura dell’album come è maturato? Quali sono state le influenze musicali? Ad esempio in “Nazipunk” si sente una certa affinità con gli Strokes. O almeno io ce l’ho sentita.
Il concetto è quello di raccolta. Le influenze all'epoca erano sicuramente gli Strokes, Arctic Monkeys, Beat Happening, Late of the Pier, insieme ai cantautori come De Gregori o Paolo Conte. La traccia “Nazipunk” è venuta fuori alla Strokes, su disco. Nei live posso dirti che siamo molto diversi. molto più disturbati e distorti. Pestiamo. C'è una grande differenza tra disco e concerto, ci lasciamo completamente andare e improvvisiamo, facciamo delle lunge code noise. Insomma succede qualcosa di strano.
L’album parla molto di Milano. Un tema che poi è caro a molti musicisti. Voi come la trovate attualmente? Lonely Planet l’ha recentemente nominata come “terza migliore destinazione turistica” del mondo. Quindi non sarà poi così male come molti dicono...
"Delle città importanti io mi ricordo di Milano, livida e sprofondata per sua stessa mano" (la citazione è di Ivano Fossati nella canzone "I Treni a Vapore" cantata da Fiorella Mannoia ndr).
Profondo odio e profondo amore. E' spesso sulla bocca di tutti, specialmente nelle canzoni, è una maledizione. Io provo molta compassione per lei, non la posso vedere ma per metà ci vivo. Come la trovo? Dipende, regala bellissimi tramonti elettrici. E' decadente e crudele, la più internazionale. Non sembra l'Italia, Milano. E' una città non-luogo ma che tuttavia conserva qualcosa di magico.
Quanto è difficile adesso fare musica? Nel senso: si può fare solo musica, o un altro lavoro bisogna pur farlo per arrivare alla fine del mese?
Io faccio questo, che poi lavoro non è. E' molto meglio di lavorare. Diciamo che devi sapere a cosa vai incontro. E' un'impresa che regala picchi alti e picchi bassi. Non abbiamo una cultura britannica nel settore musicale, il mercato non è così florido e storico. Lì la musica è allo stesso livello del calcio. Qui no. Diciamo che siamo più arretrati e alla “cazzo di cane”, little Italy.
In un'epoca dove i dischi non si vendono più, i concerti hanno acquistato ancora più rilevanza. Oltre a fare buona musica ormai per un musicista ci vuole anche “un fisico bestiale” per affrontare numerose date. Avete preparato qualche sorpresa particolare per i vostri fan? Che rapporto avete con il palco rispetto agli esordi?
Prendiamo il tour come una fuga ricreativa. ci capitano mille apparizioni. Amiamo il bere e tutto il resto. abbiamo fegati luminosi. Sotto questo profilo, dispiace, non ci son rivali. Ricordo con affetto una fantastica tripletta Asti, Bra, Bologna! Ciao…
La Garrincha Dischi è un’etichetta molto attiva nella scena indie italiana. Come sono i rapporti con gli altri gruppi? C’è confronto e scambio di idee quando realizzate un nuovo album?
Si, per me sono molto belli i “Garrincha Loves”, i festival dell'etichetta in tutte le città d'italia. E' una bella operazione, suonano tutti i gruppi Garrincha in un’unica sera, ci si becca ed il pubblico è sempre molto caldo. A Genova è stato bellissimo, abbiamo suonato in un teatro stupendo, il Teatro dell’Archivolto.
Quale disco vi è piaciuto di più (al momento) nel 2014?
Joe Patti's Experimental Group di Franco Battiato. Grandissimo Franco.
Bisognerà attendere anche un “Senontipiacefalostesso Tre”?
Top secret
L'Officina della Camomilla è attualmente in tour, le date sono aggiornate nella pagina Facebook della band. Questo invece è il video del nuovo brano "Piccola sola triste" (regia Muse - X)
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